Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere di Prime Video finalizzato sul cloud con DaVinci Resolve Studio

lunedì 20 febbraio 2023 – L’autunno scorso è uscito per la Prime Video l’acclamatissima prima stagione della serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere. Gli otto episodi hanno avuto un successo globale senza precedenti, battendo tutti i record per numero di spettatori e ore di visione per una serie originale di Amazon.

Gli Anelli del Potere porta per la prima volta sugli schermi le leggende eroiche della mitica Seconda Era della Terra di Mezzo. Il dramma epico è ambientato millenni prima degli eventi narrati nei volumi Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli di J.R.R Tolkien, nell’era in cui si forgiavano i grandi poteri, i regni assurgevano alla gloria o finivano in rovina, eroi improbabili venivano messi alla prova, la speranza era appesa a un filo sottilissimo, e il personaggio più malvagio mai uscito dalla penna di Tolkien minacciava di far scendere le tenebre sul mondo intero.

Con le riprese girate in Nuova Zelanda e gli effetti visivi e la post produzione realizzati intorno al mondo nel corso della pandemia, il produttore Ron Ames e la casa di post Company 3 necessitavano di un processo di finalizzazione che consentisse ai vari team non solo di collaborare da ogni continente, ma anche di rivedere il tutto in tempo reale. Ames era consapevole che con totale di 786 ore di girato e 24.659 riprese una soluzione basata sul cloud sarebbe stata una sfida. “È una quantità di materiale enorme”, ha esordito Ames, equiparando il progetto a quattro lungometraggi di due ore ciascuno.

Ames ha collaborato con Blackmagic Design e la Company 3 per creare una soluzione di correzione colore basata sul cloud, che è poi confluita nella versione 18 di DaVinci Resolve Studio. “Ho dato loro un anno di preavviso”, racconta Ames. “Ricordo di aver detto: “Voglio fare il grading comodamente seduto in Nuova Zelanda, con Skip (Kimball) a Los Angeles, o a casa sua nell’Idaho”. Abbiamo tutti gli stessi monitor, faremo la correzione colore in tempo reale. Ed è esattamente ciò che abbiamo fatto. È stato bellissimo!”. Il workflow così sviluppato, con i collaboratori che possono trovarsi in qualsiasi parte del mondo, ognuno in grado di accedere agli stessi file e visualizzare il lavoro condiviso in tempo reale è quello che Ames definisce “un sogno divenuto realtà” e non solo per i progetti a grande budget.

Blackmagic Design ha collaborato a stretto contatto con il team degli ingegneri della Company 3 allo sviluppo degli strumenti necessari per riuscire nell’impresa. Gli ingegneri della Company 3, che per un certo periodo hanno fornito servizi in remoto completi, si sono resi conto che poter solamente inviare immagini corrette dalla postazione DaVinci Resolve Studio del colorista esperto Skip Kimball a quella di Ames e degli altri non rispondeva a quanto aveva immaginato Ames. Le due compagnie hanno quindi lavorato alla creazione di quello che nei fatti è uno studio di post produzione nel cloud, con monitoraggio del colore di precisione in HDR sincronizzato in tempo reale in ogni postazione. La soluzione è basata sull’architettura AWS, che permette di manipolare e conformare le immagini nel cloud come se ogni collaboratore fosse nello stesso luogo e utilizzasse lo stesso archivio locale.

Kimball è stato coinvolto nel progetto fin dagli albori e ha testato le prime versioni delle funzioni. “Un paio d’anni fa circa, in pre produzione abbiamo creato una LUT per apportare alle varie parti dell’immagine caratteristiche di stile cinematografico”, ha spiegato Kimball. “Eravamo solo agli inizi e c’erano ancora decisioni da prendere sul look della serie, così ho ideato una LUT che non limitasse o evidenziasse alcun colore in particolare. Sapevamo che avremmo comunque potuto farlo velocemente in fase di correzione colore”.

A produzione avviata, Kimball era entusiasta del nuovo flusso di lavoro su cloud. “Lavoravamo ognuno dalla propria postazione, in tre diversi continenti, ma sulle stesse immagini salvate e archiviate nel cloud. Io mi occupavo della correzione colore dal mio home studio a Eagle, nell’Idaho mentre Ron Ames, il produttore associato Jake Rice e il supervisore ai VFX Jason Smith si trovavano in Nuova Zelanda. Quando apportavo una correzione sul mio sistema Resolve erano in grado di vederla immediatamente a latenza bassissima e ovunque si trovassero sul loro sistema Resolve. Questo era ovviamente importantissimo per tutti, perché si tratta di un progetto enorme e persino un’attesa di pochi secondi avrebbe logorato chi voleva vedere subito la modifica”.

Il workflow DaVinci Resolve Studio 18 basato sul cloud consente già la condivisione di un progetto Resolve in tempo reale. Per poter condividere video in tempo reale tra diversi sistemi DaVinci Resolve Studio e visualizzare video a 10 bit di alta qualità a bassissima latenza su ogni monitor, ognuno ha richiesto l’installazione di una scheda di acquisizione e riproduzione DeckLink 8K Pro. Durante le sessioni di spotting (con Smith, Rice e Ames in Nuova Zelanda e Kimball a Los Angeles o in Idaho), potevano vedere i giornalieri in RAW in tempo reale e discutere la direzione del look nel contesto della storia. “In pratica discutevano del tipo di emozioni che volevano suscitare con una scena”, ha spiegato Kimball. “Poi mi passavano quegli appunti e io lavoravo un po’ per conto mio iniziando a modificare le immagini seguendo il mio istinto. Adoro lavorare in questo modo”.

Kimball ha anche scelto di correggere in Dolby Vision. “Utilizzavo i controlli HDR di Resolve e chiunque collaborasse al colore era in grado di visualizzare la modifica in HDR sul proprio monitor, aspetto particolarmente importante per i VFX perché a volte un effetto funziona perfettamente in Rec 709 e per nulla in HDR”.

Con una storia monumentale che si dipana in numerose trame, nell’arco della stagione Kimball ha sperimentato con una vasta gamma di look. “La serie è ambientata in mondi diversi, elemento cruciale per la correzione colore”, ha puntualizzato. “Quando siamo con gli Harfoots mi chiedevano un look terreo, visto che sono piccoli e vicini all’erba. Quando invece vediamo il castello di Númenor dove vive il re, il look doveva essere lussureggiante, acceso e romantico. C’è una scena con delle fiamme ambientata nelle Southlands dove c’è una fredda estetica blu e tempestosa. Su Resolve ho isolato le fiamme trasformandole dall’arancione a un giallo molto dorato. I parametri HDR delle funzioni del software sono davvero precisi e si può selezionare una parte molto specifica dell’immagine per manipolarla. Abbiamo fatto cose del genere per tutti gli episodi della serie”.

Per Ames, il nuovo workflow è assolutamente rivoluzionario, e non solo per le grandi produzioni come Gli Anelli del Potere”. Ha spiegato: “Anche i film indipendenti possono utilizzare lo stesso software. Non bisogna certo essere una produzione del calibro de Gli Anelli del Potere per beneficiare della sua potenza. Il filmmaking moderno è questo: ognuno lavora indipendentemente all’interno del team, ma nessuno deve più aspettare che l’altro finisca per capire cosa stia succedendo. Non ci sono compartimenti stagni. L’intero processo per me è affascinante almeno quanto il risultato”.

Gli otto episodi della prima stagione della serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere sono disponibili in streaming in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e in varie lingue.

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