Finalmick: “La musica è qualcosa di indescrivibile”

Oggi ti parlo di Finalmick, nome d’arte di Michael Bocca

Oggi ti parlo di Finalmick, nome d’arte di Michael Bocca, 23enne di Caltanissetta, musicista e cantante.
Ha un progetto solista attivo dal 2019 e lavora da solo a tutto, scrive, canta e produce tutto da solo.

“Questo mi da modo di esprimere me stesso al 100% e di imparare sempre di più”

Finalmick

Scrive canzoni da quando aveva 14 anni ed è un appassionato di videogiochi, ritenendosi un fan accanito della serie Final Fantasy.

@ Finalmick

Da dove nasce la passione per la musica

La mia passione per la musica nasce dal fatto che sin da ragazzino sentivo sempre la musica in modo diverso rispetto alle persone che mi circondavano, volevo “smontare” le canzoni cercando di capire come funzionasse il tutto, cercare di capire cosa ci fosse dietro, col tempo capivo di avere quell’impulso difficile da spiegare che semplicemente mi portava a dire “voglio fare musica”, ne sentivo e ne sento l’energia, come se riuscissi a vederne i colori, come se riuscissi anche a sentirne il tatto, è difficile da spiegare perchè si tratta di un qualcosa di indescrivibile.
Ricordo una mia professoressa di musica delle medie che ad ogni mia assenza di partecipazione alle sue lezioni mi diceva che ero sprecato, che avevo talento, mi proponeva pezzi da solista per le esibizioni scolastiche, tuttavia io ero solo un ragazzino che ascoltava tanta musica ma che ancora non ascoltava se stesso.

Cosa ti aspetti dal tuo EP?

Mi aspetto che le persone gradiscano l’ascolto, che considerino questo EP come un viaggio in treno, del resto sono due cover riprodotte da me, in ogni caso posso dire che durante il work in progress del progetto mi sono divertito un sacco, rifinire i dettagli è stata la parte più faticosa ma ne è valsa la pena.

Ne hai già altri “in cantiere”?

Ho un altro EP pronto con due nuovi inediti sempre sullo stesso genere.

Hai qualcun* che ti ispira?

Ovviamente sì, in generale i miei punti di riferimento in assoluto sono Hayley Williams (sia come solista che come frontwoman dei Paramore), i Chvrches che sono praticamente il mio punto di riferimento e ne sono ossessionato tanto quanto Hayhay e oltre questi mi ispiro molto anche a diversi artisti come Lana Del Rey, Pvris, Lights, The 1975 e i The Neighbourhood fra i tanti.

Come e quando è nato il tuo progetto solista?

È nato a fine 2019, dopo anni di tentativi falliti nel cercare membri per una band che non aveva prodotto nulla di concreto, ero arrivato al punto che non ce la facevo più, ero stanco di vivere la musica da spettatore, stanco delle persone che non avevano la mia stessa attitudine e costanza, avevo tantissima voglia di fare, tante idee, voglia di potermi esprimere una volta per tutte e sfogarmi su una cosa che da sempre ho voluto fare, ovvero musica.

Lavori da solo al tuo progetto o sei aiutato da qualcuno?

Occasionalmente mi faccio dare una mano, fra le tante è successo solo in due produzioni ma sono sempre stato io a decidere come fare uscire il pezzo in modo da non snaturare l’idea che avevo in mente e lo stile. Del resto produco tutto io da solo, basi, mix, video, cover, loghi…

Come immagini il tuo futuro fra qualche anno?

Rispondendo in modo fantasioso e/o “fantascientifico” immagino il mio futuro al reading and leeds festival che è praticamente il mio sogno impossibile, però rispondendo in modo “realista” dico solo che immagino il mio futuro come un artista maturo, che ancora avrà tanta voglia di imparare, tanta voglia di fare, tante idee, che avrà ancora molte cose da dire e ancora tante pagine da sporcare d’inchiostro.

Cos’è la musica per te?

La musica per me è come un amico o amica con cui parlare, sfogarsi, che mi parla e si sfoga, sai che non ti farebbe mai del male, che starà per sempre con te al tuo fianco e sai per certo che ci passerai tutti i momenti della tua vita, molte volte è come una medicina che ti porti sempre dietro quando stai male.

Oltre alla musica ti occupi di qualcos’altro?

Ho un po abbandonato ultimamente per mancanza di tempo ma sono solito creare content di vario genere sul web, parlo di musica e videogiochi (la mia passione preferita dopo la musica) e a volte parlo di temi sociali (senza andare contro chi si documenta più di me).

Quale genere musicale attribuisci alla tua musica?

Indie pop, Synthpop con qualche richiamo anni 80

Di seguito i brani Spotify di Finalmick

Ragazzi come Finalmick ci insegnano che non è tutto “già fatto”, si può ancora creare, inventare e inseguire i propri sogni. Comunque vadano le cose, l’importante è provarci!

Avere dei sogni del cassetto, ci rende vivi, ci rende umani e soprattutto ci rende persone migliori.

Grazie mille Michael per aver condiviso con noi la tua passione!

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